Itinerario giornaliero
17 Attività
Giorno 2
34 mi3 mi
Puglia, terra di contrasti
Dal mare alla campagna, dalla natura alla storia, dalla tradizione all'innovazione: quella della Puglia è davvero una terra fertile, che offre vacanze ricche di alternative e contrasti, belle, ricche e anche gustose. Alle spalle una storia di battaglie e invasioni, testimoniata da castelli, mura e torri. Da scoprire non solo tra i suoi centri più famosi, ma anche nei suoi tanti comuni, a volte apparentemente anonimi, invece ricchi di luoghi da vedere e scoprire. La Puglia è la regione più bella del mondo": il riconoscimento arriva da National Geographic e Lonely Planet, che hanno premiato il tacco d'Italia come una delle regioni più affascinanti del mondo. "Best value travel destinations in the world" è il titolo che è stato assegnato: la notizia è stata diffusa dal New York Post con l'articolo "Italy's Magical Puglia Region". "La Puglia", si legge in una delle motivazioni, "vanta il meglio del Sud Italia: i ritmi di vita, le tradizioni, la bellezza dei luoghi e l'enogastronomia".
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0.4 mi
10 min
09:4030 minuti
Polignano a Mare
Il posto giusto per un caffè "Caffe dei serafini" punto di incontro con l'autista ncc.
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5.5 mi
15 min
10:2530 minuti
Monopoli
Una città speciale, un'incredibile strada tortuosa, cultura, storia, cibo e spiagge incantevoli e un centro storico ricco di arte e storia fanno di Monopoli una delle città più belle della costa adriatica.
La sagoma di un castello e le antiche mura annunciano la bella città di Monopoli, che si affaccia sul Mare Adriatico a 40 km da Bari.
Le 99 contrade della città si estendono in piano, permettendo di ammirarle interamente con un solo sguardo dallo splendido belvedere della Loggia del Pilato. Questa terrazza naturale, sulla strada per la Selva di Fasano, si affaccia su una campagna caratterizzata da masserie, chiese, insediamenti rupestri e ville.
Il simbolo della città è il Castello Carlo V, che sorge sul promontorio di Punta Penna e che oggi ospita mostre e convegni. Nel cuore della marina, così come nelle basse colline e nell'interno pianeggiante, si trovano masserie ben conservate e accuratamente restaurate. In campagna si trova anche il Giardino Botanico di Lama degli Ulivi con le sue grotte, le chiese rupestri e le oltre 2.000 specie di flora mediterranea.
Tra le celebrazioni locali si ricordano i festeggiamenti in onore dei santi patroni Cosma e Damiano, il primo fine settimana di giugno, e la rievocazione dello sbarco della zattera che trasportava la statua della Madonna della Madia, il 14 agosto e il 16 dicembre.
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0.4 mi
10 min
11:0530 minuti
Chiesa Cattedrale Maria SS della Madia
Secondo la tradizione, una zattera, "madia", su cui era posta un'icona raffigurante la Madonna, approdò nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1117 sulla costa di Monopoli, all'epoca in cui Romualdo era vescovo della città. Da tempo i cittadini invocavano la Madonna affinché risolvesse miracolosamente il problema della mancanza di travi di legno per il completamento del tetto della nuova Cattedrale. La vergine apparve in sogno la notte del 16 dicembre al sacrestano dicendogli che le travi erano al porto. Per tre volte il sagrestano andò da Romualdo ad annunciare il miracolo, per tre volte il vescovo si rifiutò di crederci ma, prodigiosamente, le campane della cattedrale cominciarono a suonare da sole. Romualdo si recò allora al porto per recuperare il dipinto e la zattera con il prezioso legname, ma per tre volte il tentativo fallì perché la zattera prese il largo, quasi a punire l'incredulità del vescovo. Da allora, il 16 dicembre si festeggia la Madonna della Madia, patrona di Monopoli, portando l'icona che la rappresenta per mare. Anticamente, gli anziani pescatori devoti alla Santa Patrona, quando la zattera della Madonna stava per approdare, si tuffavano in mare per tirare la corda della barca e portarla a riva. Attualmente la festa della Madonna della Madia viene celebrata anche in agosto, soprattutto per gli emigranti che tornano in paese e per i turisti, ma la vera ricorrenza cara alla popolazione rimane quella del 16 dicembre.
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0.3 mi
5 min
11:4015 minuti
Ristorante Piazza Palmieri
Il maestoso palazzo Palmieri situato nel centro storico di Monopoli, che "incornicia" piazza Palmieri, fu fatto costruire da Francesco Paolo, (che vi abitava con la sua numerosa famiglia, tra cui Michele, futuro vescovo di Monopoli) negli ultimi decenni del Settecento, da una precedente abitazione. I Palmieri erano una delle famiglie più potenti e influenti di Monopoli e il prestigioso edificio era uno dei tanti palazzi ed edifici che la famiglia possedeva nel territorio monopolitano.Il maestoso edificio, che domina la piazza con la sua mole, è costruito come una tipica casa padronale in stile napoletano, in stile tardo barocco di ispirazione leccese. È incorniciato in basso da uno zoccolo bugnato e in alto da un cornicione in pietra calcarea sormontato dallo stemma della famiglia (un altro stemma simile è presente, in chiave, sull'arco detto "delle Palme", che collega il palazzo al giardino; su questo si legge il motto iustus ut palma flore bit).
La vera casa del marchese è quella del piano nobile. È costituita da una successione di stanze, quasi tutte affrescate, che circondano l'atrio interno e altri ambienti di servizio. L'ambiente più importante è la galleria che si apre anche sulla loggia esterna; in essa devono essere esposte collezioni d'arte e manufatti antichi.
Adiacente alla galleria si trova una cappella privata sospesa sul vicolo con un arco a sesto acuto. Il progetto prevede anche uno studio e la biblioteca del proprietario. L'ultimo piano, infine, era destinato all'accoglienza di parenti e amici ed è stato sede di produzioni cinematografiche e fiction televisive.
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0.2 mi
5 min
12:001 ora
Cala Portavecchia
Incorniciata dalle case bianche dell'antico borgo di Monopoli, Cala Porta Vecchia vanta una spiaggia sabbiosa lambita da acque cristalline.
A Monopoli, nel cuore della città vecchia, la graziosa cala di Porta Vecchia offre ai bagnanti uno scenario pittoresco su cui sventolano le 3 Vele di Legambiente. Partendo dal centro storico, con una passeggiata di soli cinque minuti ci si ritrova proprio a ridosso delle possenti mura cinquecentesche che proteggevano la città, a pochi passi dal museo dell'artiglieria all'aperto. A pochi metri si trova anche un parcheggio gratuito.
A Monopoli, nel cuore della città vecchia, la graziosa cala di Porta Vecchia offre ai bagnanti uno scenario pittoresco su cui sventolano le 3 Vele di Legambiente. Partendo dal centro storico, con una passeggiata di soli cinque minuti ci si ritrova proprio a ridosso delle possenti mura cinquecentesche che proteggevano la città, a pochi passi dal museo dell'artiglieria all'aperto. A pochi metri si trova anche un parcheggio gratuito.
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0.3 mi
10 min
13:1015 minuti
Castello Carlo V
Il castello di Monopoli, costruito sulla striscia di terra più avanzata rispetto al mare, faceva parte del sistema di fortificazione costiera, voluto da Carlo V in Puglia.
Il Castello Carlo V è un contenitore culturale gestito dal Comune nonché sede municipale per la celebrazione di matrimoni civili.
Il Comune di Monopoli, nell'ambito delle proprie competenze e finalità statutarie volte alla salvaguardia del patrimonio culturale, promuove e favorisce la tutela, la conservazione e la fruizione del Castello Carlo V di Monopoli, appartenente al proprio patrimonio, al fine di garantirne il regolare diritto di accesso alla collettività. Il Comune di Monopoli concede le sue sale per l'utilizzo a fini culturali; il castello domina tutto il porto, gode di una vista privilegiata quando, in prossimità delle imbarcazioni, l'area diventa una galleria fotografica a cielo aperto.
Il Castello Carlo V è un contenitore culturale gestito dal Comune nonché sede municipale per la celebrazione di matrimoni civili.
Il Comune di Monopoli, nell'ambito delle proprie competenze e finalità statutarie volte alla salvaguardia del patrimonio culturale, promuove e favorisce la tutela, la conservazione e la fruizione del Castello Carlo V di Monopoli, appartenente al proprio patrimonio, al fine di garantirne il regolare diritto di accesso alla collettività. Il Comune di Monopoli concede le sue sale per l'utilizzo a fini culturali; il castello domina tutto il porto, gode di una vista privilegiata quando, in prossimità delle imbarcazioni, l'area diventa una galleria fotografica a cielo aperto.
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0.2 mi
5 min
13:3015 minuti
Porto
L'approdo ha goduto negli anni di una fama non facile, a causa delle limitatissime possibilità di scalo che era in grado di offrire. Questo a seguito di una costa particolarmente pericolosa che la concepiva come una baia molto riparata, e difficile da ancorare per tipi di imbarcazioni dal taglio commerciale.
In seguito, il porto vide il susseguirsi di alcune opere di miglioramento, che negli anni riuscirono a far dimenticare il nome con cui era riconosciuto all'inizio del millennio: Porto Aspro. I lavori, che videro la loro massima manifestazione nel secondo dopoguerra, videro un miglioramento ma ovviamente nei limiti delle possibilità dei fondali e delle risorse economiche del luogo.
Fatto sta che il Porto di Monopoli è sempre riuscito a godere di grande rispetto, soprattutto da parte della popolazione locale, che vive molto sull'attività dei marinai o comunque possiede imbarcazioni per la navigazione o per l'identità turistica.Il Porto di Monopoli è una ruga importante dell'antico profilo pugliese, che attira sempre il fascino di una città che fa delle barche e della vita marinara la sua prima identità. Garantisce ospitalità e servizi essenziali, nonostante il suo profilo antico e affascinante.
In seguito, il porto vide il susseguirsi di alcune opere di miglioramento, che negli anni riuscirono a far dimenticare il nome con cui era riconosciuto all'inizio del millennio: Porto Aspro. I lavori, che videro la loro massima manifestazione nel secondo dopoguerra, videro un miglioramento ma ovviamente nei limiti delle possibilità dei fondali e delle risorse economiche del luogo.
Fatto sta che il Porto di Monopoli è sempre riuscito a godere di grande rispetto, soprattutto da parte della popolazione locale, che vive molto sull'attività dei marinai o comunque possiede imbarcazioni per la navigazione o per l'identità turistica.Il Porto di Monopoli è una ruga importante dell'antico profilo pugliese, che attira sempre il fascino di una città che fa delle barche e della vita marinara la sua prima identità. Garantisce ospitalità e servizi essenziali, nonostante il suo profilo antico e affascinante.
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0.1 mi
5 min
14:0515 minuti
Piazza Garibaldi
Il centro storico di Monopoli è un gioiello di architettura popolare che si mescola a sontuosi edifici religiosi e splendidi palazzi nobiliari. È Porta Vecchia, fiancheggiata dalle mura, che conduce alla parte antica della città, adagiata sull'Adriatico e dominata dal Castello. Il cuore della città vecchia è la Cattedrale barocca di Santa Maria della Madia. Poco distante, la vita notturna si scatena nella caratteristica Piazza Garibaldi, dove sorgono la Chiesa di San Francesco d'Assisi e la Chiesa di Santa Maria degli Amalfitani. Merita una visita anche Largo Palmieri, con l'omonimo palazzo e la Chiesa di Santa Teresa.
Sebbene la costa sia in gran parte rocciosa e con fondali alti, c'è l'eccezione di Capitolo, frazione di Monopoli, che invece offre spiagge bianche e fondali dolcemente digradanti, quindi più adatti a famiglie con bambini al seguito. Non è un caso, quindi, che il turismo si sia sviluppato maggiormente in quest'area con la nascita di alberghi, pensioni, bed & breakfast e tutto il resto dell'indotto normalmente associato a una piazza ci sono bar che offrono un tripudio per il palato, gelati, panzerotti, panini gourmet, cocktail, vini e birre... per tutti i gusti e le tasche della località.
Sebbene la costa sia in gran parte rocciosa e con fondali alti, c'è l'eccezione di Capitolo, frazione di Monopoli, che invece offre spiagge bianche e fondali dolcemente digradanti, quindi più adatti a famiglie con bambini al seguito. Non è un caso, quindi, che il turismo si sia sviluppato maggiormente in quest'area con la nascita di alberghi, pensioni, bed & breakfast e tutto il resto dell'indotto normalmente associato a una piazza ci sono bar che offrono un tripudio per il palato, gelati, panzerotti, panini gourmet, cocktail, vini e birre... per tutti i gusti e le tasche della località.
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0.1 mi
5 min
14:251 ora
Trattoria da Pierino L'Inglese
Per il vostro pranzo, Pierino l'Inglese è il posto giusto se volete gustare del buon pesce cucinato come una volta, un salto nel tempo.
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20.3 mi
40 min
16:1030 minuti
Martina Franca
Franca Martina: la tradizione attribuisce la sua fondazione, avvenuta tra il 1310 e il 1320, a Filippo d'Angiò, quarto figlio del re Carlo II, nonché principe di Taranto. Egli si sarebbe recato a Roma per rendere omaggio al Papa del primo Giubileo, Bonifacio VIII (1294-1303) e, al suo ritorno nei territori pugliesi, avrebbe provveduto alla riorganizzazione amministrativa ed economica del suo Principato. Sorse quindi una nuova città fortificata sulle Murge, tra l'Adriatico e lo Ionio.
Il nuovo insediamento intendeva raccogliere persone per coltivare terre abbandonate o boschive, permettendo così un migliore controllo della popolazione rurale, che veniva attirata all'interno delle mura cittadine da privilegi di vario genere, secondo il sistema tipico delle bastides francesi.
Nel giro di pochi anni, l'incaricato del principe, Francesco Monteleone, fu quindi in grado di attrezzare adeguatamente una città capace di ospitare diverse migliaia di individui. Tutt'intorno, in una striscia di oltre tre chilometri, nel 1317 Filippo concesse agli abitanti della Martinica la piena autonomia, liberi da ogni servitù, per facilitare l'impianto di coltivazioni e pozzi. Più che "fondare", Filippo d'Angiò dovette probabilmente "rifondare" Martina Franca su nuove basi politiche, amministrative e, forse, anche religiose: sia amplificando il culto per quel San Martino che la vulgata vorrebbe onorare nella zona già dall'alto Medioevo, sia consentendo alla popolazione di "abbeverarsi, pascolare, ghiandolare" e "legnare" liberamente. Ma tale libertà non durerà a lungo: nel 1353, re Roberto d'Angiò affiderà Martina a Pietro del Tocco e, pur essendo dichiarati (come il feudatario) nel 1358 "veri domini e patroni" di un territorio esteso a cinquantamila ettari, i Martinesi non avranno più la possibilità di sfuggire a tasse e gabelle".
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0.3 mi
5 min
17:4530 minuti
Palazzo Ducale
Nel XV secolo Martina Franca divenne feudo aragonese e nel XVI secolo ducato dei Caracciolo, una nobile famiglia napoletana: nella seconda metà del Seicento, con Petracone V, costruirono l'attuale Palazzo Ducale, nel luogo in cui sorgeva il Castello Orsini.
Nel Settecento la città conobbe il suo massimo splendore, che risentì di una forte crescita economica, rivolta soprattutto al settore agricolo e zootecnico, nonché di un miglioramento dell'assetto urbano, che diede un aspetto nuovo e spettacolare all'attuale nucleo antico martinese. Palazzo Ducale, oltre a rappresentare il simbolo del potere del ducato dei Caracciolo sulla città, è soprattutto una metafora della svolta culturale e artistica della città, che passa dall'arte medievale a quella barocca.
Il progetto dell'edificio fu firmato da un architetto bergamasco, Giovanni Andrea Carducci, da tempo residente a Martina, e approvato dal celebre Gianlorenzo Bernini, allora soprintendente del Regno di Napoli, incaricato di visionare tutti i progetti. La facciata si presenta in stile tardo-manierista, infatti è perfettamente scandita da elementi verticali e orizzontali che riprendono i grandiosi disegni dei palazzi romani.
Il piano della balconata coincide con la Galleria, le cui sale furono affrescate ad arte da Domenico Carella nella seconda metà del XVIII secolo.
All'inizio del Novecento i duchi Caracciolo-De Sangro avviarono la vendita del palazzo con tutti i suoi accessori, e fu così che nel 1928 gran parte del Palazzo Ducale divenne sede del Palazzo di Città e i restanti locali acquistati da facoltosi cittadini. Attualmente il Palazzo Ducale è occupato dagli uffici comunali, dal tribunale, dalla biblioteca comunale "Isidoro Chirulli" e dal centro artistico musicale "Paolo Grassi" che ogni estate, dal 1974, organizza il Festival della Valle d'Itria, uno dei più apprezzati festival di musica lirica a livello internazionale.
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0.3 mi
5 min
18:2030 minuti
Cattedrale San Martino
La consacrazione della Collegiata avvenne il 22 ottobre 1775, circa trent'anni dopo la posa della prima pietra.
L'esterno della Basilica è caratterizzato dalla maestosa facciata, alta 37 metri, che poggia sulla scalinata semicircolare, un richiamo architettonico a guardare in alto. È impostata su due ordini architettonici, i cui elementi ornamentali, scolpiti in pietra locale, sono organizzati in un gioco armonico e dinamico di sporgenze e di rientranze. L'interno della Basilica, vasto e luminoso, è a croce latina. Nell'area presbiteriale, sotto l'arco trionfale progettato da Gennaro Sanmartino, si trova la preziosa pala marmorea (1773) disegnata da Giuseppe Sanmartino, autore a Napoli del Cristo velato della Cappella Sansevero, per ospitare la scultura del patrono della città, San Martino di Tours, realizzata in pietra nei primi decenni del XVI secolo da Stefano da Putignano.
L'esterno della Basilica è caratterizzato dalla maestosa facciata, alta 37 metri, che poggia sulla scalinata semicircolare, un richiamo architettonico a guardare in alto. È impostata su due ordini architettonici, i cui elementi ornamentali, scolpiti in pietra locale, sono organizzati in un gioco armonico e dinamico di sporgenze e di rientranze. L'interno della Basilica, vasto e luminoso, è a croce latina. Nell'area presbiteriale, sotto l'arco trionfale progettato da Gennaro Sanmartino, si trova la preziosa pala marmorea (1773) disegnata da Giuseppe Sanmartino, autore a Napoli del Cristo velato della Cappella Sansevero, per ospitare la scultura del patrono della città, San Martino di Tours, realizzata in pietra nei primi decenni del XVI secolo da Stefano da Putignano.
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0.1 mi
5 min
18:5530 minuti
Storico Bar Caffè Tripoli
Il Caffè Tripoli è un bar storico di Martina Franca, ha appena compiuto 100 anni, credo due anni fa.
Il tempo si è fermato per certe cose, la vetrina, il bancone, la preparazione dei bocconotti e dei gelati, tutto è rimasto fermo a un secolo fa.
L'estate è una tappa obbligata come pausa dopo il passeggio di autoctoni e turisti.
L'estate è una tappa obbligata come pausa dopo il passeggio di autoctoni e turisti.
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0.1 mi
5 min
19:305 minuti
Piazza Plebiscito
Punto d'incontro con l'autista dell'NCC.
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8.4 mi
20 min
20:005 minuti
Alberobello
Lasciate i vostri bagagli nella stanza del trullo, cambiate i vostri abiti e vivete l'esperienza di Alberobello di notte.
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10 min
20:2530 minuti
Paco Wines
Qui si possono gustare formaggi tipici, salumi e una vasta selezione di vini e birre!
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5 min
21:0010 ore
Tipico Resort in Trulli
BUONGIORNO
A differenza di un comune albergo di Alberobello, alloggerete nel Tipico Resort Trulli: I trulli sono antiche costruzioni, ancora in grado di interessare ed emozionare i visitatori che arrivano da tutto il mondo per ammirarli. Immersa nel favoloso scenario dei Trulli, questa vacanza vi offre la possibilità di soggiornare in dimore storiche, uniche al mondo, patrimonio dell'Unesco, un'alternativa al classico hotel di Alberobello. I trulli sono accuratamente restaurati e arredati secondo la tradizione senza trascurare il comfort e la raffinatezza.
I proprietari saranno lieti di accogliervi tra i Pinnacoli e la pietra viva dei magici Trulli di Alberobello, cittadina che sorge sulle colline della Valle d'Itria, con la disponibilità e l'ospitalità che da sempre la contraddistinguono per emozionarvi ancora.
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