Itinerario giornaliero
13 Attività
Giorno 2
8 mi2 mi
Giorno 2: Alla scoperta di Catania
Partendo dal vero cuore della città, scoprendo le sue bellezze archeologiche e barocche uniche, senza dimenticare di vedere la spiaggia di lava!
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10 min
09:0010 minuti
Piazza Duomo
Il nostro viaggio inizierà dal vero cuore della città: piazza del Duomo! Date un'occhiata in giro! È di una bellezza incredibile, con il suo tipico contrasto bianco e nero! Da notare che questo è uno dei siti più importanti della città, il vero nucleo per motivi civili e religiosi. Qui, 5 metri sotto terra, si trova un antico bagno romano...
Qui potrete ammirare la famosissima fontana dell'Elefante, con la sua incredibile storia, simbolo della nostra città. Potete ascoltare la sua storia ascoltando il punto di interesse nell'audiotour suggerito da izi.TRAVEL!
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5 min
09:1010 minuti
Fontana Dell'Amenano
Qui scorre il fiume Amenano. Per favore, andate dietro la fontana, attraverso alcune scale, arriverete al mercato del pesce che è uno dei più caratteristici mercati siciliani!
Potete scoprire la storia di questo fiume ascoltando il punto di interesse nell'audiotour suggerito!
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5 min
09:301 ora
Museo Diocesano
Il Museo Diocesano è un posto molto raccomandato da vedere. Vi consiglio di prendere un biglietto integrato (per il Museo, i Bagni Achilleni sotterranei e il Monastero dei Benedettini, che costa 13€). Qui potete vedere il famosissimo Fercolo, usato durante la festa di Sant'Agata e alcune importanti opere d'arte delle nostre chiese. Salite sulla terrazza del Museo e vedrete una vista incredibile tra il mare e la montagna, sulla via Etnea. Non dimenticate di fare una meravigliosa visita a 5 metri sotto terra: i Bagni Romani Achilleni (ci ho scavato!). Si può accedere ai Bagni dall'esterno della Cattedrale, dopo aver pagato il biglietto alla biglietteria del Museo Diocesano.
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10:3530 minuti
Cattedrale di Catania
Il Duomo di Catania è dedicato a Sant'Agata, patrona della città.
Fu costruita in epoca normanna tra il 1078 e il 1093, quasi mille anni fa, per volere del conte Ruggero il Normanno, sopra i resti delle Terme Achilliane romane, sotterranee.
La cattedrale fu quasi totalmente distrutta dal terremoto del 1693. Guardate l'affresco di Giacinto Platania, conservato in sacrestia: mostra la città durante l'eruzione del 1669, che precedette il terremoto: la Cattedrale sembrava una fortezza sul mare, con un'alta torre all'incrocio con il transetto; la torre stessa cadde rovinosamente La cattedrale fu ricostruita in un magnifico e austero stile barocco che la rende, come tutto il centro storico, patrimonio dell'UNESCO.
Oltre la porta, si può osservare da vicino la facciata che, costruita tra il 1733 e il 1761 armonizzando gli edifici normanni preesistenti con il nuovo corpo barocco, fu opera dell'abate-architetto palermitano Giovanni Battista Vaccarini, protagonista della ricostruzione di Catania.
Superato il portale d'ingresso, decorato con formelle raffiguranti scene del martirio di Sant'Agata, si viene accolti da uno spazio monumentale e solenne, nella luce soffusa che penetra dalle finestre. Le navate sono separate da grandi pilastri, tra i quali sono ancora visibili le antiche fondamenta su cui fu ricostruito l'edificio.
Sulla navata destra, in corrispondenza del secondo pilastro, si trova il sepolcro del famoso musicista catanese Vincenzo Bellini.
Nel braccio destro del transetto si trova la Cappella della Madonna, dove sono conservati i sarcofagi contenenti i corpi di alcuni membri della famiglia reale aragonese e, secondo la tradizione, i resti dei due soldati cristiani Gisliberto e Goselmo, che portarono le reliquie da Costantinopoli di Sant'Agata; e, infine, la Cappella di Sant'Agata, separata da un cancello in ferro battuto riccamente decorato, in cui si trova la piccola stanza che ospita le venerate reliquie, conservate all'interno di un prezioso busto reliquiario tempestato di smalti e pietre e di un cofanetto in argento.
Fu costruita in epoca normanna tra il 1078 e il 1093, quasi mille anni fa, per volere del conte Ruggero il Normanno, sopra i resti delle Terme Achilliane romane, sotterranee.
La cattedrale fu quasi totalmente distrutta dal terremoto del 1693. Guardate l'affresco di Giacinto Platania, conservato in sacrestia: mostra la città durante l'eruzione del 1669, che precedette il terremoto: la Cattedrale sembrava una fortezza sul mare, con un'alta torre all'incrocio con il transetto; la torre stessa cadde rovinosamente La cattedrale fu ricostruita in un magnifico e austero stile barocco che la rende, come tutto il centro storico, patrimonio dell'UNESCO.
Oltre la porta, si può osservare da vicino la facciata che, costruita tra il 1733 e il 1761 armonizzando gli edifici normanni preesistenti con il nuovo corpo barocco, fu opera dell'abate-architetto palermitano Giovanni Battista Vaccarini, protagonista della ricostruzione di Catania.
Superato il portale d'ingresso, decorato con formelle raffiguranti scene del martirio di Sant'Agata, si viene accolti da uno spazio monumentale e solenne, nella luce soffusa che penetra dalle finestre. Le navate sono separate da grandi pilastri, tra i quali sono ancora visibili le antiche fondamenta su cui fu ricostruito l'edificio.
Sulla navata destra, in corrispondenza del secondo pilastro, si trova il sepolcro del famoso musicista catanese Vincenzo Bellini.
Nel braccio destro del transetto si trova la Cappella della Madonna, dove sono conservati i sarcofagi contenenti i corpi di alcuni membri della famiglia reale aragonese e, secondo la tradizione, i resti dei due soldati cristiani Gisliberto e Goselmo, che portarono le reliquie da Costantinopoli di Sant'Agata; e, infine, la Cappella di Sant'Agata, separata da un cancello in ferro battuto riccamente decorato, in cui si trova la piccola stanza che ospita le venerate reliquie, conservate all'interno di un prezioso busto reliquiario tempestato di smalti e pietre e di un cofanetto in argento.
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11:1045 minuti
Chiesa della Badia di Sant'Agata
Uscendo dalla porta laterale della Cattedrale, si entra nella Abbazia di Sant'Agata, un altro splendido simbolo della Catania barocca.
Qui c'era un monastero, costruito nel 1620 per le monache che seguivano la regola di San Francesco di Paola, che fu raso al suolo dal terremoto del 1693.
La ricostruzione sullo stesso sito fu opera del grande architetto Giovan Battista Vaccarini, tra il 1735 e il 1767: l'Abbazia può essere considerata la sua realizzazione più significativa. Assicuratevi di essere accompagnati fino alla terrazza: da qui godrete di una bellissima vista! Una splendida audioguida vi sarà utile per scoprire ogni storia di questa chiesa!
La ricostruzione sullo stesso sito fu opera del grande architetto Giovan Battista Vaccarini, tra il 1735 e il 1767: l'Abbazia può essere considerata la sua realizzazione più significativa. Assicuratevi di essere accompagnati fino alla terrazza: da qui godrete di una bellissima vista! Una splendida audioguida vi sarà utile per scoprire ogni storia di questa chiesa!
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12:0015 minuti
Piazza Università
Guardando l'Etna, sulla vostra sinistra c'è il Palazzo dell'Università, oggi sede del Rettorato, della biblioteca regionale "Giambattista Caruso" e di alcuni uffici amministrativi dell'Università di Catania.
Sapevate che l'istituzione universitaria catanese è stata la prima in Sicilia? Fu fondata su concessione del re Alfonso V d'Aragona nel 1434 e autorizzata da papa Eugenio IV nel 1444. Purtroppo l'edificio originale fu distrutto dal devastante terremoto che colpì la città nel 1693.
Tre anni dopo la distruzione fu deciso di ricostruire il Palazzo; l'architetto-abate Giovanni Battista Vaccarini fu incaricato di progettare il cortile e l'architetto Francesco Battaglia e suo figlio Antonino per la costruzione della facciata.
Rimarrete affascinati dall'eleganza del cortile centrale, progettato dal Vaccarini: decorato con un'originale pavimentazione in cui si alternano motivi decorativi in pietra calcarea bianca e pietra lavica, è circondato da un elegante portico a due piani.
Si può entrare nel palazzo San Giuliano, di fronte a quello dell'Università: ne rimarrete affascinati! Ora è la prestigiosa sede degli uffici amministrativi dell'Università di Catania.
Opera del genio dell'architetto Giovan Battista Vaccarini, fu costruito a partire dal 1738 su commissione della nobile famiglia Paternò, marchesi di San Giuliano.
Se volete scoprire le storie descritte dalle sculture in bronzo che decorano i lampioni della piazza, potete ascoltare il loro punto di interesse nell'audiotour proposto.
Si può entrare nel palazzo San Giuliano, di fronte a quello dell'Università: ne rimarrete affascinati! Ora è la prestigiosa sede degli uffici amministrativi dell'Università di Catania.
Opera del genio dell'architetto Giovan Battista Vaccarini, fu costruito a partire dal 1738 su commissione della nobile famiglia Paternò, marchesi di San Giuliano.
Se volete scoprire le storie descritte dalle sculture in bronzo che decorano i lampioni della piazza, potete ascoltare il loro punto di interesse nell'audiotour proposto.
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10 min
12:3030 minuti
Anfiteatro Romano
Eccovi in Piazza Stesicoro, che prende il nome dall'antico poeta greco, nato a Catania. Qui puoi dare un'occhiata al monumento di Vincenzo Bellini e all'Anfiteatro, uno dei monumenti più significativi della città romana di Catania.
Le sue possenti rovine sono chiaramente visibili dalla piazza centrale dall'inizio del XX secolo. Il grandioso monumento, uno dei più grandi del mondo romano, è quasi interamente nascosto sotto gli edifici moderni.
Cosa significa anfiteatro nel frattempo? Significa "doppio teatro", anche se in realtà la forma di questo edificio è un'ellisse. Qui, come in altri famosi anfiteatri romani, come il Colosseo a Roma o l'Arena a Verona, venivano messi in scena impressionanti spettacoli pubblici basati su combattimenti tra gladiatori e terribili animali feroci.
Come si può vedere in questa ricostruzione virtuale 3D, l'anfiteatro era formato esternamente da due ordini di archi sovrapposti ed era coronato da un'alta loggia; la cavea, cioè la scalinata, era divisa da due corridoi anulari in tre ordini di gradini, collegati tra loro da scale interne che si aprivano lungo i corridoi.
Gli archeologi hanno potuto calcolare le sue dimensioni: era veramente immensa! Essendo un'ellisse, era lunga 125 metri x 105 metri di larghezza, mentre l'arena aveva un diametro massimo di 70 metri e uno minimo di 50. È stato calcolato che poteva contenere 15.000 spettatori seduti e quasi raddoppiare con l'aggiunta di impalcature per i posti in piedi.
La datazione della sua costruzione deriva dall'analisi della tecnica di costruzione e fu costruita in due momenti. Il primo edificio fu costruito forse nel I secolo d.C., era più piccolo, con un solo ambulacro e la parte corrispondente della cavea superiore. Nel II secolo d.C. fu notevolmente ampliato con la costruzione del deambulatorio esterno, una nuova facciata, il sistema di archi rampanti che lo collegava alla collina e una cavea più grande che triplicava il numero di posti a sedere. Potete entrare e visitarla!
Cosa significa anfiteatro nel frattempo? Significa "doppio teatro", anche se in realtà la forma di questo edificio è un'ellisse. Qui, come in altri famosi anfiteatri romani, come il Colosseo a Roma o l'Arena a Verona, venivano messi in scena impressionanti spettacoli pubblici basati su combattimenti tra gladiatori e terribili animali feroci.
Come si può vedere in questa ricostruzione virtuale 3D, l'anfiteatro era formato esternamente da due ordini di archi sovrapposti ed era coronato da un'alta loggia; la cavea, cioè la scalinata, era divisa da due corridoi anulari in tre ordini di gradini, collegati tra loro da scale interne che si aprivano lungo i corridoi.
Gli archeologi hanno potuto calcolare le sue dimensioni: era veramente immensa! Essendo un'ellisse, era lunga 125 metri x 105 metri di larghezza, mentre l'arena aveva un diametro massimo di 70 metri e uno minimo di 50. È stato calcolato che poteva contenere 15.000 spettatori seduti e quasi raddoppiare con l'aggiunta di impalcature per i posti in piedi.
La datazione della sua costruzione deriva dall'analisi della tecnica di costruzione e fu costruita in due momenti. Il primo edificio fu costruito forse nel I secolo d.C., era più piccolo, con un solo ambulacro e la parte corrispondente della cavea superiore. Nel II secolo d.C. fu notevolmente ampliato con la costruzione del deambulatorio esterno, una nuova facciata, il sistema di archi rampanti che lo collegava alla collina e una cavea più grande che triplicava il numero di posti a sedere. Potete entrare e visitarla!
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13:1530 minuti
Pasticceria Savia
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5 min
14:3045 minuti
Villa Bellini
La Villa Bellini è il parco più grande e più bello del centro di Catania. Il parco, intitolato al noto musicista Vincenzo Bellini, fu completato nel 1883 e si trova a nord della città. Nei suoi lunghi viali, tra bellissimi alberi, si possono trovare molte statue di personaggi famosi di Catania.
Il bel parco cittadino comprende diverse aree verdi, una scalinata d'ingresso e due colline. All'entrata c'è l'Orologio Botanico - un'esposizione di fiori, che viene aggiornata e ripiantata ogni giorno.
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15 min
15:301 ora
Suggerisco di riposare per un po', poi di prendere la macchina e andare...
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15 min
18:301 ora
Spiaggetta nera di San Giovanni Li Cuti
La piccola spiaggia nera chiamata San Giovanni Li cuti è un posto fantastico dove si può bere qualcosa, in tutti i piccoli pub intorno. È bello stare lì al tramonto e per un bel riposo proprio vicino al mare.
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5 min
19:302 ore
Cutilisci
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4 mi
20 min
22:0010 ore